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Ecocidio, la Terra sconvolta dalle guerre (Marco Spagnuolo)

Dalla guerra del Vietnam, fino ai recenti conflitti in Medio Oriente e con lo spettro battereologico, il mondo è sull'orlo del collasso ecologico Tag:ecocidio;guerra;ecosistema

La Terra sta morendo. Gli equilibri della flora e della fauna sono drammaticamente sconvolti dai conflitti armati.Il progresso scientifico ha trasformato ed incrementato, oltremisura, il potere distruttivo della guerra. In diverse aree geografiche, acqua, aria e il sottosuolo sono diventati fonte di epidemie e di terribili mutazioni. Ecocidio è il termine diffuso per descrivere l'attuale situazione del nostro pianeta. La manipolazione degli ecosistemi per abbattere il nemico è la chiave di volta per capire come si svolgono gli attuali conflitti. L'inquinamento dovuto ad azioni antropiche sta depauperando le risorse del mondo, tutto ciò è e sarà elemento scatenante di eventi bellici.Le alterazioni ambientali non hanno confini. Non ci saranno vincitori, ma solo vinti. La guerra ambientale globale, in connubio con una scienza perversa al servizio di potenti lobbies degli armamenti, renderà il pianeta un enorme cimitero. Dai rapporti dell' UNEP si evince una grave carenza normativa a riguardo. Le norme sono imprecise e poco flessibili. (Convenzione di Ginevra artt. 35 e 55). La più grave mancanza è nella definizioni di chiari livelli di soglia per definire il "danno ambientale" in caso di guerra.
La "Guerra Moderna" ha preso forma dal conflitto in Vietnam. Quell'evento, può essere considerato uno spartiacque nel modo di concepire la guerra. L'impatto sull'ambiente fu di notevole portata. L'intero paese fu dilaniato da tonnellate di bombe che distrussero milioni di acri di terreno fertile. Inoltre bisogna aggiungere le azioni di guerriglia usate dai Vietcong (costruzioni di sotterranei, bunker nelle grotte). Questo conflitto vide il primo utilizzo dell'esplosivo "Napalm" che bruciò migliaia di alberi e trasformato i terreni in laterite. Tuttavia l'effetto più devastante sull'ambiente fu il massiccio uso di erbicidi, che furono in grado di annientare oltre il 14% delle foreste del paese, ciò mise l'agricoltura in ginocchio portando i vietnamiti alla fame più disperata. Il disboscamento e gli incendi con l'uso del kerosene inquinarono i terreni e le falde acquifere. Il bestiame fu decimato. Gli erbicidi si dimostrarono infallibili portatori di morte. Altro terribile simbolo della guerra fu l' "Agent Orange", un letale prodotto chimico a base di diossina estremamente cancerogeno che causò immani sofferenze alla popolazione locale. Un elenco spaventoso di mutazioni genetiche neonatali, aumento vertiginoso di tumori ed aborti. Tutt'ora il Vietnam è impregnato di diossina, la si trova nei corsi d'acqua, nel suolo e nelle coltivazioni, come dimostrato dal numero ancora elevato di malformazioni.
Nel 1991 scossè il mondo l'invasione dell'Iraq verso il Kuwait. I Paesi occidentali si mosserò compatti, dando inizio alla Prima Guerra del Golfo con l'operazione "Desert Storm". L'impatto ambientale fu devastante. L'enorme schieramento di mezzi erose il già fragile terreno iracheno. L'incendio dei pozzi di petrolio del Kuwait, innalzò in aria miliardi di particelle tossiche, generando le piogge acide. La distruzione delle raffinerie e degli impianti chimici generò lo sversamento di litri di liquami cancerogeni nei fiumi e nelle falde acquifere. L'acqua potabile si trasformò in veleno. Si diffusero numerose malattie tra la popolazione e la fauna aviaria e marina venne decimata. Il greggio riversatosi nel Golfo Persico generò una escalation di morte. Intere specie acquatiche (tartarughe, serpenti di mare, delfini) ed aviarie (fenicotteri e cormorani) hanno visto il loro numero diminuire drasticamente.I loro habitat sono stati inquinati e le loro abitudine riproduttive compromesse.L'inquinamento del Golfo ha anche portato alla fine dell'attività di sussistenza legata alla pesca.Il simbolo mortale di questa guerra spetta all'uranio impoverito (DU). Impiegato per la costruzione di proiettili e bombe, è sospettato di essere altamente tossico, trattandosi di una neurotossina che genera tumori, testimoniato da numerosi casi di marines affetti da melanomi dopo il rientro in patria. La vicenda del DU è la prova di come le alterazioni ambientali non hanno confini ne nazionalità.
Nel 2001 gli U.S.A invasero l'Afghanistan, ritenuto la culla del gruppo terroristico di Al Quaeda. Una guerra impari che generò tuttavia notevoli danni ambientali. Ci fu una grave mancanza di acqua potabile per la distruzione di cisterne ed acquedotti. La poca acqua disponibile era battereologica per la presenza della ciclonite. L'emblema distruttivo fu il massiccio uso di bombe, tanto da cambiare l'orografia di vaste aree del paese e la distruzione delle foreste. La fauna selvatica fu annientata quasi nella sua totalità (85% in meno tra le specie aviarie).
Lo scenario futuro dei conflitti appare apocalittico. La paura della guerra battereologica alimenta gli incubi quotidiani delle masse. La rapidità della morte, l'impossibilità di prevederle e l'immane sofferenza fanno rabbrividire. Conflitti che non avrebbero confini,ne regole ne strategie.Un nemico comune che non si fermerebbe davanti ad una bandiera bianca

Marco Spagnuolo - Economics
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