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OGM. Battaglia tra innovatori ed ambientalisti (Marco Spagnuolo)

OGM. Battaglia tra innovatori ed ambientalisti


OGM una sigla tanto piccola che nasconde un grande cambiamento ed una grande preoccupazione.
O.G.M. è l'abbreviazione di "organismi geneticamente modificati". Cosa significa?
Un organismo è definito geneticamente modificato, di solito vegetale, quando il suo patrimonio genetico viene alterato mediante tecniche di ingegneria genetica allo scopo di migliorarne le qualità.
Queste tecniche consistono nella fusione di più cellule in maniera non naturale, nell'introduzione in un organismo di materiale ereditabile esterno, ed infine uso di tecniche di ricombinazione di materiale genetico,ovvero inserire elementi di DNA/RNA in un organismo di natura sprovvisto, ed è qui che inizia la storia degli OGM.
Il primo Ogm fu ottenuto nel 1972 da due scienziati americani Stanley Cohen e Herbert Boyer( colui che fonderà la Genentech), clonando un gene di rana all'interno del batterio E.coli (balzato alla cronaca mondiale per aver ucciso oltre 30 persone in Germania).
L'anno chiave rimane il 1976, quando lo stesso Boyer riesce a produrre importanti proteine umane, attraverso l'E.coli, come l'insulina.
Altra tappa fondamentale è il 2003 con l'entrata in vigore del Protocollo di Cartagena che
riconosce la necessità di indagare sui potenziali rischi associati agli OGM per garantire un elevato livello di protezione per la diversità biologica, ed assegna ai paesi firmatari il compito di assumere le necessarie misure legali, amministrative e politiche al fine di prevenire eventuali rischi.
Nel 2009, in tutto il mondo, sono stati coltivati oltre 134 milioni di ettari con gli OGM.
Alla soia spetta il primato di essere l'elemento prodotto maggiormente da Ogm con il 70%, seguono il cotone al 46% e il mais(tipo Bt) al 24%. Tutti elementi in grado di resistere ai parassiti ed agli erbicidi. Esistono molti altri tipi di piante da Organismi Geneticamente Modificati come papaya colza, patata, erba medica, pioppo, barbabietola, radicchio e anche il tabacco.
In Europa la situazione è molto più complessa.La Commissione Europea è decisa a creare una specifica normativa riguardo l'importazione di OGM.
L'attuale legislazione non vieta la sperimentazione sugli Ogm nei paesi membri, i quali però possono rifiutare una coltivazione modificata, anche se approvata dalla Commissione Europea.
La C.E. è propensa ad autorizzare la coltivazione, su vasta scala, di due tipi di mais biotech, Bt11 e Bt1507. Una presa di posizione chiara e precisa, che ha alzato un polverone di polemiche da parte delle associzioni ambientaliste e degli stessi consumatori.
Gli O.G.M. costituiscono ancora una piccolissima parte dei prodotti alimentari importati in Europa. Inoltre consumatori sono molto poco inclini ad acquistare alimenti transgenici, quindi essi risultano ancora poco redditizi economicamente.
Ma cosa accadrebbe se venissero a mancare semi ed ingredienti non transgenici in Europa?
Gli agricoltori e le aziende alimentari sarebbero costrette ad usare OGM.
I consumatori si vedranno costretti ad utilizzare prodotti transgenici per motivi di scarsità.
Ma la situazione potrebbe ulteriormente aggravarsi, se le coltivazioni extraeuropee diventassero per la maggior parte transgeniche.
La Zootecnia europea non potrebbe essere sostenuta senza mangimi di derivazione OGM.
Tutto ciò avrebbe come effetto che i prodotti OGM diventerebbe una sorta di specie alloctona, più forte e numerosa, in grado di soppiantare la specie autoctona, le colture biologiche.
In Italia è vietata la coltivazione OGM. Ora guardiamo da più vicino al nostro territorio.
In Campania esite una legislazione in materia OGM poco nota al grande pubblico, estremamente incompleta e superificiale .Il consiglio Regionale ha approvato una legge che mirava a salvaguardare i prodotti agricoli tipici campani.
Una legge che puntava a bloccare ogni ingresso nella catena alimentare di prodotti OGM.
L'obbiettivo era stato quello di valorizzare i marchi campani su una scala extraregionale, garantendo al consumatore chiarezza e sicurezza sui contenuti e l'origine geografica del prodotto che mette ogni giorno sulla propria tavola. Altre interessanti novità sono state: la riduzione dell'1% dell'Irap per la ristorazione che utilizza prodotti campani, produzione di biocarburanti derivanti da prodotti agricoli regionali. Il mancato rispetto di queste direttive prevede multe a partire dai 10.000 ai 30.000 euro.(LEGGE REGIONALE N. 15 DEL 24-11-2001).
Tuttavia la Coldiretti esprime il rammarico che la Campania non figuri tra le regioni che abbiano deliberato contro l'uso del transgenico, la legge del 2001 sanciva soltanto il divieto di somministrare alimenti senza OGM nei grandi distributori(mense scolastiche, ospedali ecc). La chiarezza e la sicurezza del consumatore sono rimaste al palo. Nel 2005 Coldiretti ha consegnato le targhe OGM-FREE a diversi comuni campani, per il loro impegno contro i cibi transgenici.
Quali sono i rischi sulla salute dell'uomo? L'allarme che gli OGM provocano un aumento dei tumori ha spaventato milioni di persone. Ma cosa vi è di vero?
I prodotti OGM sono sottoposti a centinaia di controlli da parte delle case produttrici e da parte delle istituzioni.
Soia e grano transgenico sono stati dichiarati sicuri anche sul lungo periodo e sono largamente presenti nei cibi di tutti i giorni in molti paesi del mondo.
Ma qui sta il problema, i tempi. Gli esperimenti effettuati esaminano il prodotto solo sul breve/medio periodo, e vengono realizzati in modo tale da resistere ai pesticidi, quindi sono complessi e mutevoli.
In dettaglio si è visto che l'assunzione di OGM provoca un aumento delle cellule nello stomaco
I diserbanti per le Ogm sono estremamente potenti e tossici per la salute umana.
Il Dna transgenico sopravvive alla digestione e passa nel genoma delle cellule dei mammiferi, con il rischio che si comporti da elemento cancerogeno e allergenico.
Il pericolo maggiore lanciato dalle Associazioni ambientaliste è il loro impatto sulla biodiversità
Vi è la preoccupazione che gli OGM diventino una specie selettiva ed infestante, essendo più adattabile all'ambiente ed in possesso di una maggiore resilienza ai cambiamenti ambientali, con evidente perdita della biodiversità autoctona.
L'effetto allergenico è qualcosa di grossolano, poichè l'uomo è allergico a diverse specie di elementi vegetali. Tuttavia attualmente non vi è l'obbligo di etichetta sui prodotti geneticamente modificati, ed è quindi molto difficile per il consumatore scegliere tranquillamente se acquistare o meno prodotti OGM.
Assiobiotec, per conto della Commissione Europea, ha confermato il rischio zero per la salute umana e che, ora i governi devono essere più permissivi riguardo la sperimentazione e l'importazione, come richiesto da molti agricoltori europei.

AZIENDE PRODUTTRICI DI OGM PRODUZIONE
MONSANTO (Usa) PATATA,MAIS, COTONE, GRANO ecc. (Ogm)
PIONEER HI-BREED (Usa) MAIS, SOIA , FRUMENTO (Ogm)
DOW CHEMICAL COMPANY (Usa) PRODOTTI BIOTECNOLOGICI - RESINE
BASF (Ger) MAIS (tipo HERCULEX)
SYNGENTA (Usa) SEMENTI (vari marchi associati)
DUPONT (Usa) MATERIALI SINTETICI
SANOFI AVENTIS (Fra) PRODOTTI FARMACEUTICI
Come si vede dalla tabella i produttori di Ogm sono multinazionali dagli enormi introiti (la Monsanto ha un fatturato di oltre 8 miliardi di dollari annui, e la DuPont è probabilmente l'azienda più importante del '900). Il loro obbiettivo è ricavare duraturi guadagni dalla diffusione degli Ogm. Queste aziende hanno messo insieme una procedura dettagliata ma molto semplice.
Una volta creato il prodotto, questo viene testato, certificato e legalizzato, viene fortemente pubblicizzato verso gli agricoltori con decine di prove sulla sua efficacia e sicurezza (talvolta i test sono eseguiti dalle equipe stesse delle aziende...). L'Ogm viene venduto insieme ad una mescola di sementi, diserbanti e fertilizzanti prodotti dalla stessa azienda da cui deriva l'Ogm.
Tutto ciò porta ad una dipendenza dall'azienda fornitrice, poichè l'agricoltore è costretto ad usare i prodotti chimici della ditta, in quanto ogni elemento(semi) è tollerante ad un solo prodotto chimico fornito dall'azienda stessa.
"The Ogm Revolution" sembra sempre più una forma di neo-colonialismo,in cui agricoltore e consumatore non avrebbero più nessun controllo o potere sulle derrate alimentari.
Questo sarà particolarmente evidente nei Paesi in Via di Sviluppo.
L'approvvigionamento alimentare in paesi dall'alto numero di giovani, presenta il problema dei consumi. Le grandi multinazionali spingono notevolmente, le politiche degli stati africani verso gli Ogm , per soddisfare la domanda sempre crescente di alimenti ad un prezzo più basso, ricavandone lauti guadagni e creando dipendenza.
In definitva gli Ogm presentano diversi vantaggi sia per l'uomo sia per l'ambiente: cibi più ricchi di sostanze nutritive, più resistenti ai pesticidi e alle malattie, la possibilità di aumentare le derrate alimentari mondiali, annullare la fame nel mondo(?).
Gli svantaggi sono notevoli: il pericolo di una nuova forma di monopolio e colonialismo, gravi minacce alla biodiversità, rischi sulla salute umana sul lungo periodo.

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